Le "baggiane" che giocano al "mondo" |
Il "Ghisa" |
Era un grande onore per me giocare a calcio e alle biglie o ai tollini con i maschi. Così acquistavo considerazione anche dalle femmine ed ero considerata una leader, una che ci sapeva fare e che prendeva le decisioni sui giochi da fare. Non disdegnavo però di giocare con le bambole: c’arano alcune bambine che ne avevano di bellissime e avevano i pentolini, i piatti, le posate e tutto quello che serviva per giocare alla mamma e al papà. Inutile dirlo: io ero sempre il papà! Ma dove giocavamo noi bambine? Quasi mai in casa: i nostri genitori mal avrebbero accettato che si buttassero all’aria le nostre case. Nessuno di noi aveva una cameretta tutta sua e non si poteva giocare nel soggiorno che era riservato alla famiglia o come stanza di rappresentanza. E allora portavamo fuori casa ciascuna di noi le proprie carabattole e giocavamo sui gradini delle scale. Sì, tra un pianerottolo e l’altro, o tra l’ultimo piano e la terrazza per non farci mandar via dalla portinaia. Costruivamo sui gradini delle scale, con i pochi giochi che ciascuno portava, dei meravigliosi appartamenti o negozi con merci varie (scatole vuote recuperate in casa). E soprattutto portavamo alcune delle nostre bambole e si giocava a "mamma e papà", cioè nell'imitare tutto quello che fanno gli adulti. La nostra fantasia creava fatastiche case, plazzi, cucine, camere da letto, negozi. Non c'era limite alla fantasia. Ma questi sono giochi che anche voi avete fatto, ma a casa vostra, con le vostre amichette, nella vostra cameretta, con cucine in miniatura e tutte le stoviglie e le finte vettovaglie necessarie. Ricordo che una volta, alcuni anni fa, sono entrata in un negozio di giocattoli in centro a Milano e mi guardavo in giro incantata pensando a come sarebbe stata diversa la nostra infanzia se avessimo potuto avere tutti quei giochi! Ne sono uscita con quello che avrei desiderato di più nella mia infanzia: un sacchetto pieno di finti alimenti in miniatura, dalle scatolette del tonno, a quelle di pomodori, dal cartone del latte al pane finto e, persino la pizza. E' stato uno dei tanti regali che vi ho fatto.
Nessun commento:
Posta un commento